Gay e buona cucina: Bologna e Copenhagen

Volete vivere la vostra vacanza gay, ma allo stesso tempo gustare i migliori piatti nei migliori ristoranti? In Italia la capitale del gusto è Bologna, fortunatamente anche città cosmopolita e anticonformista.

Bologna è stata tra i primi Comuni in Italia ad approvare le unioni omosessuali tramite apposito registro, attivo ormai dal 1997, ed accoglie numerosi gruppi di associazioni gay e lesbiche che gestiscono una gran quantità di locali modellati su tutti i gusti: cruising bar, saune, dance club. Non è un caso se proprio a Bologna hanno anche sede nazionale l’Arcigay e l’Arcilesbica, i maggiori centri di coordinamento delle associazioni LGBT in Italia.

Grazie a queste premesse, fare una vacanza gay a Bologna non è un problema. In più, si potrà godere della vista dello splendido borgo medievale con le due famose Torri ed apprezzare la buona cucina italiana in uno dei tanti ristoranti. Appena fuori città è anche consigliato andare per agriturismi seguendo le cosiddette strade del Gusto.

All’estero, invece, “capitale del gusto” è senza dubbio Copenhagen. Come Bologna, anche Copenhagen è rinomata in Danimarca per essere particolarmente anticonformista e libera nelle sue varie espressioni: arte, design, vita notturna, e, appunto, specialità culinarie. I locali gay notturni si trovano per lo più concentrati nello spazio di un chilometro quadrato ed è facilissimo visitarli a piedi e fare la propria scelta.

Non bisogna dimenticare, poi, che in tutta la Danimarca i diritti delle coppie gay sono riconosciuti, eventi gay si tengono regolarmente in agosto e in ottobre ed una vera e propria voce LGBT nei media radiofonici è Radio Rosa.

Tantissime e molto estese sono le spiagge.

E la cucina? Per un cocktail o un aperitivo andrà benissimo il Centralhjørnet, bar gay aperto più di ottant’anni fa. Per pranzo e cena, una capatina a quello che è stato scelto come il miglior ristorante del mondo è d’obbligo: stiamo parlando del Nordisk Madhus, ma anche il Boiz è consigliato per tutti gli LGBT.

Autore dell'articolo: Alessandro